Scendi in strada e l’auto non c’è più. È stata rimossa? È stata rubata? O sei tu a ricordare male dove l’hai parcheggiata? Se ti trovi a Roma, sapere cosa fare in questi casi non è solo utile: è fondamentale per evitare multe salate, perdite di tempo e frustrazione. Questo articolo ti guida in modo chiaro e approfondito su cosa fare quando ti accorgi che la tua auto è stata rimossa a Roma, a chi rivolgerti, quali sono le leggi in gioco, come recuperare il veicolo e quali sanzioni aspettarti.
Quando parliamo di “auto rimossa”, intendiamo una vettura che è stata trasportata via dal carroattrezzi su disposizione della Polizia Locale. La rimozione può avvenire per vari motivi, tutti previsti dal Codice della Strada o dai regolamenti comunali. E Roma, si sa, è una città complessa, con zone a traffico limitato (ZTL), divieti di sosta temporanei per eventi o mercati, strade strette e quartieri congestionati.
La rimozione, in molti casi, è inevitabile. Ma sapere come comportarsi può fare la differenza.
Il primo passo da fare è chiamare il numero della Polizia Locale di Roma Capitale. Il centralino ti fornirà indicazioni su dove si trova la tua auto e perché è stata rimossa:
Numero da contattare:
Polizia Locale di Roma Capitale – Sala Operativa Traffico
Tel. 06 67691 (attivo 24 ore su 24)
In alternativa, puoi:
Una delle prime preoccupazioni è: “E se me l’avessero rubata?”
Anche in questo caso, la Polizia Locale è il primo contatto utile. Se l’auto non risulta rimossa nei registri ufficiali, è bene procedere subito con una denuncia di furto presso la stazione dei Carabinieri o della Polizia di Stato più vicina.
Un piccolo consiglio pratico: se trovi a terra tracce di vernice o di sollevamento (strisce nere, segni di pneumatici, piccoli detriti), è probabile che la rimozione sia avvenuta con un carroattrezzi a Roma.
L’articolo 158 del Codice della Strada elenca tutti i casi in cui un veicolo può essere rimosso. Tra i più frequenti a Roma:
Attenzione: a Roma, anche le aree soggette a rimozione temporanea (per manifestazioni o lavori stradali) sono oggetto frequente di controlli. Non notare un cartello mobile può costarti caro.
Il veicolo viene condotto in uno dei depositi comunali o convenzionati.
Una volta accertato dove si trova la tua auto, dovrai recarti di persona con un documento d’identità e il libretto di circolazione, oppure delegare qualcuno con delega firmata.
La rimozione comporta due tipi di spesa:
I pagamenti devono essere effettuati prima di ritirare il veicolo, oppure direttamente al deposito (dove spesso è presente un POS).
Attenzione: se non ritiri la tua auto entro 60 giorni, il Comune può avviare la procedura di alienazione del veicolo ai sensi dell’art. 215 del Codice della Strada. Tradotto: la tua auto può essere venduta all’asta o demolita. In ogni caso, i costi restano a tuo carico.
La prevenzione resta l’arma più efficace. Un paio di consigli utili:
È accaduto più volte che a Roma alcune rimozioni siano avvenute senza alcuna segnalazione preventiva visibile. In questi casi, documentare il contesto può aiutare. Fai foto, conserva eventuali testimonianze e, se pensi di aver subito un’ingiustizia, puoi presentare ricorso al Prefetto entro 60 giorni oppure al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica della multa.
Riflessione finale: la rimozione come “sintomo” del caos urbano
In una città come Roma o Milano, dove la gestione del traffico è complessa e spesso inefficiente, la rimozione dell’auto a Milano o in qualsiasi città italiana è più che una sanzione: è il segnale di un sistema in sofferenza. Ma anche una chiamata alla responsabilità individuale. Parcheggiare bene, informarsi e rispettare le regole non è solo un dovere civico, è anche un modo per vivere meglio la città e ridurre il rischio di spiacevoli sorprese.